Nell’Aprile del 1993 fu promosso dai Radicali
Italiani un “referendum abrogativo” per “abrogazione del finanziamento pubblico
ai partiti”. Con il 90,3% gli italiani (il popolo) si espressero verso l’abrogazione
del finanziamento.
Allora (espresso nei nostri Euro odierni) si
trattavano di 40 Milioni di €.
Nello stesso dicembre (1993) il parlamento
aggiorna con la legge 515 del 10 dicembre 1993 la legge sui rimborsi elettorali
in “Contributi per le spese elettorali”. Subito applicata per le elezioni del
27 marzo 1994, per la quale vengono erogati 47 milioni di Euro (in culo alla
volontà popolare).
Oggi i 40 milioni circa di Euro sono
diventati 500 milioni di Euro. Cinquecento MILIONI di Euro.
E non sono un
RIMBORSO, in quanto i partiti ne utilizzano (e non si sa veramente come)
effettivamente un terzo.
Alla richiesta di morigeratezza richiesta dal
nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, è stata definita una commissione
di Studio (stesso espediente elaborato sugli stipendi dei parlamentari) che però
è stata bocciata.
La seguente proposta è che i bilanci dei partiti vengano
analizzati da una società esterna.
Tutto bene se non fosse che le eventuali
irregolarità sanzionabili, saranno sottoposte ad un unico organo che le vaglierà
e definirà la eventuale sanzione. Il Parlamento.
Si, sembra una barzelletta… ma ridono solo
loro.
Come la commissione di studio sugli stipendi dei NOSTRI paralmentari, che paghiamo.
Istituita. Ha lavorato (non gratis). E ha “gettato la spugna”. NON E’ CAMBIATO
NULLA. Ma intanto non se ne parla più.
Ma si parla, poco, di Francesco, imprenditore del
centro Italia, con una piccola azienda che dal legno che amava faceva
allestimenti per uffici di mezzo mondo. Non ce la fa. Fallisce. Arriva
giustamente Equitalia. Gli chiede 40.000 €. Abbandonato da tutti, governo compreso,
non regge il malessere, fra senso di colpa e vergogna. E si uccide. 27 anni.
La vita di un giovane imprenditore italiano,
laureato, di 27 anni vale meno di 40.000 €?
E quanto valgono le vite di quei (oggi) disgraziati
che hanno lavorato una vita, sono andati in pensione a 58/60 come il buon Gennaro
Casafina, poste italiane e oggi, con la nuova legge, si trova senza pensione e senza stipendio per altri 8
anni. I famosi “esodati”.
Il governo dice che ci saranno dei soldi solo
per 60.000 di loro. Potrebbero essere anche il doppio. E gli altri???
O quelli che in silenzio, figli delle “prestazioni
coordinate continuative” e mai tutelati oggi si trovano a lavorare (si fa per
dire) o con degli stipendi da fame (meno di 1000 € al mese) o con delle partite
iva che sono tassate oltre il 62% e che, fra multe di equitalia e
ritardi sulla ricezione dei propri, scarsi, emolumenti, non riescono a vivere?
Vorrei che mi deste una, solo una, buona ragione
per votare chi oggi è al parlamento.
Votare chi? Chi se ne sbatte del popolo che
governa?
Chi pensa, in ordine, prima a se stesso e poi
alla poltrona, ai parenti e agli “amici utili”???
Perché Votarli?
Dall’inizio dell’anno si sono suicidati 23
imprenditori.
E chissà quante famiglie sono nel “buio”. Secondo
BANKITALIA, analisi primi 3 mesi 2012, un Italiano su sei (1 su 6) non arriva a
fine mese.
Niente Voto. Non il mio. Fanculo.
I partiti "storici", hanno pure il coraggio di dire a Grillo di non avere un programma. Il loro qual'è??? Siamo nelle mani di quattro farabutti, amici dell'alto clero e delle lobbies. Ho smesso anni fa di turarmi il naso e dare il mio voto a qualcuno, continuerò a non farlo. Se proprio fossi costretto, lo darei al M5S. Almeno urlano la verità.
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